

I NOSTRI VINI AL PROSSIMO MERCATO FIVI DI PIACENZA
La 22esima edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana si è svolta al Real Collegio di Lucca nei giorni 12 e 13 marzo.
Sessantanove le cantine presenti, ma hanno destato varie considerazioni quelle assenti, che rappresentano un’area di costa molto nota al mondo vitivinicolo dei Supertuscan. C’è un proliferare di eventi dedicati al vino quasi compulsivo, per cui individuare quali siano quelli meritevoli di attenzione può essere prematuro. Anteprima a Lucca dopo l’anno zero post Covid e dopo due edizioni incerte ha pensato di distinguersi in questa edizione aprendo una sezione rivolta all’abbinamento cibo – vino.
L’organizzazione ha, crediamo, diretto consapevolmente le sue energie verso quelli del settore, coinvolgendo in modo attivo la ristorazione. La novità/facile attrattiva è stata Condi_ Menti, che aveva come direttore “gastronomico “Chef Cristiano Tomei, il concept era quello di mettere letteralmente a tavola produttori, ristoratori e personalità della cultura, si sono susseguiti nomi come Damiano Carrara, Michele Marcucci da Pietrasanta, Enrico Recanati, Marco Malvaldi, Leonardo Romanelli. L’operazione si è trasformata in un palco conviviale per considerazioni e confronti anche istrionici.
È forse importante cercare di creare sinergia tra il mondo del vino e quello della ristorazione?
Può essere un interessante spunto culturale- gastronomico da rispolverare, poiché il connubio cibo – vino è sempre esistito, Veronelli a questo proposito scrisse un testo ormai introvabile Matrimoni d’Amore che è ancora un faro per chi si occupa di accostamenti. Ottime quindi le impressioni su questo nuovo modo di proporre gli abbinamenti in cui il cibo scopre le qualità di un vino e viceversa.
La Degustazione e l’annata 2022
Per chi non si è distratto e cerchi quali siano le uscite interessanti, è stato constatato che sono tanti i vini bianchi e rosati en primeur. Sono vini che in quest’area vasta della Costa Toscana con le molteplici differenze topoclimatiche, mostrano versatilità, carattere del vitigno (vermentino, trebbiano, ansonica, chardonnay), struttura ed un certo grado alcolico, non si può individuarne uno stile unico perché si tratta qui più che mai del trionfo della diversità.
Ma che annata è stata la 2022?
Le parole ricorrenti sono calda, siccitosa, ma per chi vuol vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, l’annata è stata ottima sotto il profilo fitosanitario, certamente in alcuni casi il raccolto è diminuito fino al 30% ma non sono stati necessari i trattamenti in vigna, senza trascurare che siamo nella zona della Toscana che dal 2000 vanta un’assodata conversione in biologico. Inoltre, chi di questi lustri risponde meglio al fattore climatico così stressante, sono le vigne che hanno più primavere nelle radici, piante con più di 40 anni. Vigne ben conservate grazie a chi sa come prendersene cura. All’’assaggio sono vini di eccellente complessità olfattiva e gustativa. Siamo pronti a scommettere che i bianchi della Costa Toscana rappresenteranno presto un baluardo di riferimento per la loro eleganza.

Commenti recenti